Ayutthaya e la Thailandia centrale
Ayutthaya e la Thailandia centrale, spesso, rivestono un posto di secondo piano tra i visitatori stranieri rispetto alle montagne del nord o alle spiagge del sud. La nostra esperienza, però, ci suggerisce che la Thailandia centrale regala tante sorprese e che Ayutthaya non è l’unica cosa da vedere in questa regione.
La vasta valle, dominata dal fiume Chao Phraya, custodisce foreste rigogliose – sede di importanti parchi nazionali -. Gli avventurosi percorsi di trekking ti faranno scoprire cascate nascoste e animali curiosi, alberi possenti e uccelli variopinti.
La posizione strategica l’ha resa, storicamente, il luogo di scontri epici tra i sovrani siamesi, indaffarati nel costruire città magnifiche, e gli invasori stranieri impegnati in sforzi inumani per conquistarle. Questa combinazione di fattori fa sì che la zona centrale sia il cuore naturalistico e culturale della Thailandia.
Scopriamo insieme cosa vedere nei dintorni di Ayutthaya e nel centro del Paese.
ATTIVITÀ DA NON PERDERE
Ammira le storiche rovine di Ayutthaya, visita i mercati galleggianti, immergiti nella natura dei parchi nazionali.
COSA VEDERE
Il ponte sul fiume Kwai
Il Buddha nell’albero
Le cascate Erawan
VACANZE IN THAILANDIA CONSIGLIA
Dormire una notte nelle rafting house sul fiume Kwai, pranzare tra le barche del mercato gallenggiante, fare trekking nella foresta
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Indice – Ayutthaya e la Thailandia centrale
Ayutthaya – L’antica capitale del regno Siam
Patrimonio UNESCO
Ayutthaya si trova a circa 100km a nord di Bangkok. Tre fiumi, il Chao Phraya, il Pa Sak e il Lopburi, formano il fossato all’interno del quale si trova il centro storico patrimonio dell’umanità UNESCO. Fondata nel 1351, è stata la capitale del regno Siam fino al 1767, quando fu invasa e distrutta dai birmani.
Ayutthaya è stata, da sempre, una città multiculturale e cosmopolita come solo le grandi capitali sanno essere. L’arte e l’architettura siamese sono ben testimoniate dalle statue e dai templi che, resistiti alla devastazione birmana, sono concentrati all’interno del Parco Storico.
Wat Chaiwatthanaram
Il “tempio del lungo regno e dell’era gloriosa” è il più imponente del parco archeologico. I prang altissimi dimostrano il livello raggiunto dalle tecnologie costruttive del regno di Ayutthaya. Impressionanti le statue dei buddha decapitate dalla furia distruttiva birmana.
Wat Mahathat
Il “monastero della reliquia” è un tempio in stile Khmer molto importante. Nel 1956, nella cripta sotterranea, fu ritrovato un piccola stupa con, all’interno, una reliquia. È diventato famoso per la testa del Buddha incastonata tra le radici di un baniano, l’albero sacro per i buddisti.
Wat Phra Si Sanphet
Caratterizzato dalle tre chedi dalla tipica forma a campana, il tempio era la cappella reale e custodiva le ceneri dei Re. Le alte guglie, nello stile di Ceylon, ci ricordano bene quanto fosse magnifico il tempio più importante dell’antica Ayutthaya.
Wat Ratchaburana
Dal prang centrale in stile Khmer. La cripta del tempio ospita diversi affreschi – Garuda in lotta contro un naga, fiori di loto e varie creature mitologiche – nello stile del primo periodo di Ayutthaya.
Wat Lokayasutharam
Una enorme statua del Buddha sdraiato di ben 42 metri di lunghezza è il tratto distintivo di questo complesso. Una curiosità: Il Wat Lokayasutharam è una delle ambientazioni del celebre videogioco di lotta ad incontri “Street Fighter”
Le meraviglie artistiche di Ayutthaya non si esauriscono con il parco archeologico; poco fuori il centro storico si possono visitare: il Wat Phanan Choeng con la grande statua del Buddha di 19 metri d’altezza e il santuario cinese e il Chao Sam Phraya National Museum, con la collezione dei ritrovamenti archeologici tra cui la finemente decorata “spada della vittoria” risalente al XV sec. Il tuffo nel passato che offre Ayutthaya è il modo perfetto per tentare di comprendere meglio la cultura thailandese. Le rovine ci affascinano molto e non perdiamo mai occasione di fare una passeggiata contemplando i magnifici resti del grandioso Regno di Ayutthaya.
Vuoi visitare in giornata i templi di Ayutthaya?
Dintorni di Ayutthaya – il regno degli animali liberi
Lopburi
A pochi chilometri da Ayutthaya sorge una delle città più antiche della Thailandia. Lopburi, infatti, risale al VI sec. ed è stata un’importante città-stato. Marco Polo, sulle pagine de Il Milione, chiamava il suo regno “Locac”. La testimonianza di questi fasti del passato è costituita dal tempio Phra Prang Sam Yot, un ottimo esempio di architettura in stile Khmer. Il tempio, recentemente, è diventato il regno dei “macachi mangiatori di granchi” che abitano indisturbati le antiche rovine. I macachi sono molto audaci nella loro costante ricerca di cibo e, ultimamente, hanno procurato diverse seccature agli abitanti di Lopburi. Ricordati sempre che sono animali selvatici e un gesto avventato o un movimento sbagliato possono essere interpretati come minaccia e portare a conseguenze spiacevoli. Quindi, Sconsigliamo di farci “amicizia”, di avvinicinarle e soprattutto di porgere del cibo. Essere molestati dai macachi non è sicuramente un ricordo che vorrai riportare in Italia.
Parco Nazionale di Khao Yai
Spostandoti verso est, a circa 150 km da Ayutthaya, potrai visitare il parco nazionale di Khao Yai. Questo parco nazionale è uno dei primi ad essere stato inaugurato in Thailandia e, dal 2005, è patrimonio dell’umanità UNESCO. La foresta su cui si sviluppa il parco è dimora di centinaia di specie di uccelli e diverse specie di mammiferi: dai piccoli Loris del bengala ai grandi elefanti indiani, dai Gibboni dalle mani bianche agli Orsi malesi. Anche i grandi felini come la tigre o il leopardo nebuloso sono presenti nel parco ma, con la loro abilità nell’evitare contatti con l’uomo, riescono a tenersi alla larga dai visitatori.
Gli appassionati di natura e di safari tropicali non possono perdersi questo parco naturale, anche se arrivarci può risultare difficoltoso per via dei terreni accidentati. Il fascino della natura incontaminata, però, risiede anche nel suo essere poco accessibile.
Kanchanaburi
Fiumi e Cascate
Kanchanaburi è una provincia della Thailandia occidentale, al confine con il Myanmar. Protagonista assoluta di questa regione è il paesaggio. Panorami incantevoli, foreste misteriose e cascate maestose sono i punti di forza che la rendono una meta prediletta per gli appassionati di trekking e i viaggiatori in cerca di pace a contatto con la natura.
Parchi naturali
Una bella esperienza che ci sentiamo di suggerire è quella di dormire in una rafting house – le case galleggianti lungo il fiume – per poi raggiungere, in barca, il parco nazionale di Sai Yok. In questo modo, lungo il percorso, si possono scovare bellezze nascoste di vita locale e si può osservare la natura da una prospettiva diversa. Per raggiungere le bellissime cascate di Sai Yok, consigliamo un piccolo trekking attraverso la foresta punteggiata di sorgenti, in modo tale da esplorare le affascinanti grotte di cui la zona è ricca.
Il Parco nazionale di Erawan prende il nome dal leggendario elefante bianco a tre teste cavalcato da Indra, il dio indù del fulmine e delle tempeste. La sua principale attrazione sono le incantevoli cascate a sette livelli: l’acqua color smeraldo si getta, in un turbinio di schiuma bianca – come l’elefante, appunto – attraverso varie piscine naturali, rendendo il luogo un incantato ambiente dal fascino avvolgente. Come tutti i luoghi magici, le cascate sono difficilmente accessibili ed è molto impegnativo raggiungerle.
Il ponte sul fiume Kwai
Il fiume Kwai attraversa tutta la provincia e, lungo il suo corso, si è consumata la triste vicenda raccontata nel film – Il ponte sul fiume Kwai – vincitore dell’Oscar nel 1958. La linea ferroviaria fu voluta dagli invasori giapponesi e, la sua realizzazione, ha portato alla morte più di 80.000 persone tra prigionieri di guerra e civili. È possibile fare una breve escursione in treno attraverso il ponte e l’Hellfire Pass – il tratto di ferrovia più difficoltoso, che ha mietuto più vite – dove è stato allestito un piccolo museo commemorativo in ricordo delle vittime.
Visitare questo passo ferroviario ci ha sempre fatto riflettere sulle efferatezze a cui conducono la guerra e la crudeltà umana. Il suo invito implicito ad un mondo senza guerre è una lezione molto importante per tutti noi.
Curiosità
La regione di Kanchanaburi è famosa in tutto il mondo per la produzione di zaffiri.
Lo zaffiro Kanchanaburi è secondo, per purezza, solo al famosissimo zaffiro dello Sri Lanka ed è rinomato per il suo colore blu intenso.
Vuoi visitare la provincia Kanchanaburi e il fiume Kwai?
I mercati galleggianti
shopping in barca
I mercati galleggianti sono una caratteristica della Thailandia. Il Chao Phraya è la principale arteria di comunicazione e trasporto del Paese e, con il passare del tempo, sempre più canali sono stati costruiti per collegare il “fiume dei re” agli altri corsi d’acqua della zona e per agevolare il commercio e gli spostamenti. Di conseguenza, su questi canali, sono nati diversi mercati in cui le merci non sono esposte su bancarelle ma su barche. Questa peculiarità li rende alquanto movimentati e vivaci. Il “caos organizzato” che regna tra i canali è un’esperienza coinvolgente che non dimenticherai facilmente: la tua attenzione verrà catturata da tutto quello che si muove intorno a te e il viavai delle barche, il colore della frutta in vendita, gli odori delle spezie, il vociare dei venditori e dei clienti, rimarranno un piacevole ricordo.
I mercati galleggianti più facilmente raggiungibili da Bangkok in giornata sono:
– Damnoen Saduak: il più famoso e visitato. Ti consigliamo di visitarlo presto al mattino in modo tale da coglierne meglio l’essenza;
– Amphawa: operante solo nel fine settimana, è più grande e la clientela è prevalentemente thailandese.
In entrambi i mercati troverai souvenir, artigianato locale, cibo fresco e, ovviamente, i piatti tipici della cucina thai. Fare colazione con un Pathongko – una sorta di pane fritto – o pranzare con del pesce alla griglia circondati dal carosello di barche è un’attività che ci mette sempre allegria, non solo per l’ottimo cibo ma, soprattutto, per la giovialità dei commercianti e per l’atmosfera frizzante che i mercati galleggianti riservano.
Ayutthaya e la Thailandia centrale – quando andare
La regione centrale della Thailandia, come Bangkok, ha un clima tropicale con temperature elevate durante il giorno e forte umidità.
Durante la stagione delle piogge – da giugno a settembre/ottobre – può risultare difficoltoso muoversi, soprattutto, nelle zone dei parchi nazionali.
Marzo, aprile e maggio sono i mesi con meno precipitazioni in assoluto ma anche quelli più caldi, con temperature che possono superare i 35 gradi.
Da novembre a febbraio, invece, si hanno temperature più miti e le piogge sono meno frequenti. Novembre è una buona scelta per visitare le cascate: la stagione delle piogge è finita quindi la portata d’acqua dei fiumi è al massimo ma non si rischia di trovarsi sotto l’acqua durante la visita.
Ayutthaya e la Thailandia centrale Come arrivare
Tutti i luoghi di maggiore interesse della Thailandia centrale sono raggiungibili da Bangkok in giornata, i mezzi di trasporto possono essere diversi: autobus, treno, traghetto. Il tratto in treno da Bangkok a Ayutthaya richiede circa due ore partendo dalla stazione di Hua Lamphong. Un’opzione particolare per raggiungere Ayutthaya può essere il traghetto. Questa tratta, però, è operata da compagnie private e bisogna prenotare in anticipo.
Noi consigliamo sempre di farsi accompagnare – ci sono vari tour operator che organizzano escursioni in minivan o auto private – in modo tale da ottimizzare i tempi.
Se si vogliono visitare i parchi nazionali è sempre meglio spendere più giorni così da poter vivere a pieno l’esperienza naturalistica.
Ayutthaya e la Thailandia centrale – Consigli utili
Dopo averti indicato cosa vedere a Ayutthaya e nella Thailandia centrale, sentiamo di darti alcuni consigli.
I parchi nazionali sono stati istituiti proprio per sensibilizzare la popolazione e i visitatori al rispetto della natura. Il loro scopo è riservare un’area in cui gli animali possano vivere liberi e indisturbati, diffida dai sedicenti “santuari” in cui le tigri vengono esposte ai visitatori per l’insana voglia di selfie con il maestoso felino. Visita i parchi naturali e archeologici con il rispetto che va portato a tutto quello che va oltre la nostra comprensione, sia esso opera dell’uomo o della natura.
Assaggia il cibo thailandese e la frutta fresca nei mercati galleggianti, non ne troverai di più gustosi.
Un ulteriore suggerimento che sentiamo di darti è: goditi al massimo questo spettacolare angolo di Paese, la regione centrale saprà aggiungere una nota di colore alla tue vacanze in Thailandia.
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