Phuket e le isole del Mare delle Andamane
La parte orientale dell’Oceano Indiano – compresa tra le isole Andamane, il Myanmar del Sud e la costa occidentale della Thailandia – ospita Phuket e le Phi Phi Islands, le isole più spettacolari e conosciute del Regno del Siam. Le isole della costa thailandese sono perfette per lo snorkeling: i loro mari sono abitati da una moltitudine di specie animali che renderanno la tua visita al mondo sottomarino un’esperienza emozionante, e di sicuro impatto.
La zona è stata colpita duramente dallo tsunami nell’Oceano Indiano del 2004 ma, a oggi, è completamente recuperata; siamo sicuri che visitare Phuket e le isole del Mare delle Andamane ti incanterà con l’abbagliante bellezza della sua natura rigogliosa. Sulle isole non mancano strutture, e le attrazioni presenti renderanno il tuo soggiorno accogliente, e di certo piacevole.
Insomma, le tue vacanze in Thailandia non possono dirsi complete senza una visita a Phuket e alle isole del Mare delle Andamane.
ATTIVITÀ DA NON PERDERE
Snorkeling a Bamboo Island
Fare festa sulla spiaggia di Patong a Phuket
Tour nelle baie delle isole Phi Phi
COSA VEDERE
Phile Lagoon
Wang Long Bay
VACANZE IN THAILANDIA CONSIGLIA
Immersioni a Similan islands
il mercato notturno di Phuket
vista panoramica di Phi Phi Don dal View Point
Per pianificare un viaggio in Thailandia con il supporto di professionisti
Indice – Phuket e le isole del mare delle Andamane
Phuket – La perla della Thailandia del Sud
Phuket, l’isola più grande e famosa della Thailandia, ha guadagnato la sua fama grazie alle sue spiagge paradisiache e all’atmosfera rilassata. Il relax all’insegna dell’ozio in spiaggia è affiancato da strutture di alto livello e da un’ampia gamma di attrazioni.
Qualsiasi sia la tua idea di vacanza – improntata al divertimento notturno o alla tintarella diurna, incentrata sulla cultura o sul buon cibo, dall’anima bohemien o dallo spirito tranquillo – Phuket saprà soddisfare le tue aspettative.
Le spiagge migliori di Phuket
Phuket presenta innumerevoli spiagge dalle caratteristiche disparate: da quelle semi deserte dove godersi il sole in totale relax a quelle perfette per chi cerca party e musica dal vivo, litorali adatti alla famiglia con spazio e attività per i più piccoli come Kamala Beach, o break ideali per il surf e gli sport acquatici come Kalim.
Andiamo quindi a elencare quelle che, secondo noi, sono le migliori spiagge di Phuket:
Patong Beach
La più famosa, trendy e dall’animo giovane e “ribelle”. Fulcro della vita notturna dell’isola e dello spirito festaiolo che la contraddistingue. Merita una visita anche se non hai intenzione di far baldoria.
Freedom Beach
A pochi minuti da Patong, il suo essere difficilmente raggiungibile la rende calma e silenziosa. Selvaggia e dal mare turchese, è un sogno divenuto realtà nascosto tra le palme.
Paradise Beach
Il nome non lascia spazio all’immaginazione. Un paradiso tropicale di sabbia bianca e acqua cristallina. L’accesso è regolato da un ticket di ingresso che comprende vari servizi come toilette e shuttle bus.
Karon Beach
Lunga spiaggia adatta alle famiglie con bambini. Alcuni tra i migliori resort dell’isola sorgono lungo il litorale, rendendola ideale per chi non vuole girovagare troppo.
Mai Khao Beach
11 chilometri di costa dorata a Nord dell’aeroporto. La nostra scelta quando vogliamo stare da soli a contemplare l’infinità dell’oceano.
Bang Tao Beach
La zona più esclusiva di Phuket. I resort di lusso e il campo da golf ne fanno un’ottima scelta per chi sceglie di fare una vacanza a 5 stelle.
Scopri tutte le attività giornaliere da fare a Phuket
Cosa vedere a Phuket – altri luoghi di interesse
Phuket non è solo mare e spiagge. La parte vecchia di Phuket Town, per esempio, merita decisamente una visita. Le sue caratteristiche case in stile sino-portoghese color pastello ricordano Georgetown in Malesia o la vecchia Singapore. La pittoresca torre dell’orologio e, soprattutto, la Chinpracha House ti faranno tornare indietro nel tempo, a quando l’isola era un importante porto di scambio e cinesi e portoghesi facevano affari con il commercio dello stagno.
Se, come noi, sei un amante dello street food thailandese, non perderti il mercato notturno nel week end: centinaia di bancarelle tra cui scegliere autentico cibo tradizionale e, perchè no, qualche souvenir da portare a casa.
L’architettura religiosa non può mancare e il Wat Chalong è l’esempio più significativo dell’isola. Costruito nel 1830, ti saprà affascinare con i suoi affreschi colorati e le statue scolpite nei minimi dettagli. I giardini curati del tempio sono il luogo perfetto per una passeggiata pomeridiana.
Il Big Buddha è una statua, ricoperta in marmo bianco, alta ben 54 metri e si trova sulla collina Nakkerd. Oltre a osservare la maestosità della scultura, dalla terrazza panoramica avrai una visuale completa e irresistibile della baia di Chalong.
All’estremo sud dell’isola si trova invece il Promthep Cape: una piccola lingua di rocce che si protende nel mare. Di fronte a te si spalanca l’oceano Indiano in tutta la sua placida immensità. L’ora del tramonto saprà donarti emozioni indescrivibili.
Phuket è rinomata, a livello mondiale, per la sua vita notturna. Una volta calato il sole, Bangla road viene chiusa al traffico, le insegne al neon dei suoi bar si accendono, la musica delle discoteche riempie l’aria e la strada, con le vie limitrofe – dette soi -, si trasforma in un party all’aperto. Non importa quale drink preferisci o di quale genere musicale tu sia appassionato, troverai sicuramente la possibilità di divertirti. Non indugiare, lasciati travolgere dalle danze e fai mattino tra i locali di Phuket.
Approfondisci cosa fare a Phuket
Curiosità
L’antico nome di Phuket era Ujang Salang che, in lingua malese, significa ”penisola dei Salang”, il nome con cui venivano chiamati i Moken, gli “zingari del mare”. Gli appartenenti a questa etnia sono chiamati anche Chao Leh e la loro abilità nelle immersioni in apnea li rende capaci di raggiungere i 20 metri di profondità. Inoltre, secondo uno studio dell’università di Lund in Svezia, la visibilità subacquea dei bambini moken è doppia rispetto a quella dei bambini europei.
Phi Phi Islands – Le protagoniste del Mare delle Andamane
Se hai sentito parlare di Thailandia, avrai sicuramente sentito parlare delle Phi Phi Islands. Questo arcipelago di isole ha conquistato la ribalta internazionale dopo che il film “The Beach” è stato girato tra le sue baie.
Maya Bay, dopo il successo del film, è diventata enormemente popolare e il continuo traffico di barche ha messo in serio pericolo il suo fragile ecosistema. Di conseguenza, il governo thailandese ha deciso di chiudere periodicamente la baia nei mesi di agosto e settembre, in modo da permettere alla natura di rigenerarsi.
Cosa vedere alle Phi Phi Islands
Vediamo, dunque, quali sono le isole che formano l’arcipelago e le caratteristiche che le rendono uniche.
Phi Phi Don è la principale. Un istmo collega due grandi formazioni rocciose allungate, donandole la curiosa forma ad H.
Su questa lingua di terreno si trova il villaggio di Tonsai – il cuore pulsante dell’isola – qui si trovano guest house, hotel, resort, ristoranti, bancarelle di souvenir, locali notturni. La sera ospita diversi beach party ed è qui che si approda con le barche e i traghetti provenienti da Phuket o da Krabi.
Un piccolo sentiero ti porterà, in circa 30 minuti, al view point, il punto panoramico da cui poter ammirare la meraviglia paesaggistica dell’isola di Phi Phi Don. Lo spettacolo, specialmente al tramonto, è incantevole: il sole, prima di scomparire all’orizzonte, tinge di rosso le due baie simmetriche dal mare azzurrissimo e le alte formazioni di roccia calcarea, ricoperte di lussureggiante vegetazione, che le sovrastano. Un’immagine che resterà indelebile nella tua memoria.
Phi Phi Lee è la seconda maggiore isola del piccolo arcipelago. Come abbiamo detto, Maya Bay non e più visitabile, ma questo piccolo gioiello nel Mare delle Andamane ci riserva altre sorprese come Phile lagoon: una laguna dal mare meravigliosamente trasparente circondata dalle alte scogliere calcaree ricoperte di rigogliosa vegetazione, o come l’affascinante e caratteristica Viking cave – una grotta scavata dal mare -, al cui interno sono state scoperte delle pitture rupestri raffiguranti delle barche che ricordano quelle degli antichi vichinghi. La grotta é un luogo di nidificazione delle rondini, per cui è molto famosa per l’apprezzato ingrediente che se ne ricava: i nidi di rondine tanto amati dai cinesi.
Tra le isole minori dell’arcipelago una menzione va fatta per Bamboo Island, il suo mare turchese e, soprattutto, la sua vita sottomarina ti lasceranno così incantato che difficilmente avrai voglia di risalire in barca per tornare in hotel, te lo garantiamo.
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Similan Island – Il paradiso protetto
Le Similan islands, per gli appassionati di diving, sono uno spot rinomato: preparati a scoprire una delle migliori destinazioni al mondo per le immersioni.
Il nome deriva dal malese “sembilan” che significa nove; questo, infatti, è il numero di isole che formano l’arcipelago. Rientrano tutte nel parco marino nazionale Mu Ko Similan National Park, ma solo sei di esse sono visitabili. Le rimanenti sono protette da un progetto di salvaguardia delle tartarughe marine.
Per proteggere l’ecosistema, inoltre, le poche strutture presenti sull’isola maggiore – Ko Similan – sono state abbattute ed è vietata la pesca. Inoltre, periodicamente, alcune isole vengono chiuse per permettere alla natura di rigenerarsi.
Questo impegno, da parte del governo thailandese, fa sì che l’arcipelago custodisca uno degli ecosistemi marini migliori del mondo. La barriera corallina è rigogliosa e pullulante di vita: tra le enormi rocce levigate dalle onde nuotano pesci balestra coloratissimi, barracuda, leggiadri pesci farfalla, oltre agli anemoni di mare e i pesci pagliaccio loro inquilini. Non è raro incontrare tartarughe marine e, lontano dalla barriera, squali balena.
Insomma, le Similan Islands sapranno stupirti a ogni immersione e, anche solo facendo snorkeling, verrai rapito dall’attività subacquea e dai colori che il mondo sottomarino nasconde.
Phuket, Phi Phi Islands e Mare delle Andamane – quando andare
Il periodo migliore per andare a Phuket, alle Phi Phi e alle Similan islands è durante la stagione secca, il periodo con meno piogge che va da dicembre a marzo.
Aprile e maggio sono mesi pre monsonici, quindi l’umidità aumenta facendo crescere le temperature – che possono arrivare a 40 gradi – e rendendo probabile alcune precipitazioni.
Durante il periodo delle piogge, da giugno a novembre, le isole Similan sono chiuse ai visitatori; le precipitazioni rendono sconsigliabile visitare le Phi Phi islands e Phuket, anche perché le correnti marine cambiano ed il mare si ingrossa.
Come arrivare a Phuket, Phi Phi Islands e il Mare delle Andamane
Phuket è servita dal secondo aeroporto più trafficato della Thailandia, quindi non avrai difficoltà ad arrivare sull’isola in aereo. Sia che tu provenga direttamente dall’Italia, sia che tu provenga da Bangkok o dalle nazioni limitrofe del Sud-Est Asiatico, le compagnie aeree che servono l’aeroporto di Phuket sono tantissime, dalle più famose come Emirates e Singapore airlines alle Low Cost come AirAsia. L’italiana NeosAir effettua un volo stagionele diretto da Milano.
Se ti trovi a Bangkok e vuoi raggiungere Phuket via terra, puoi farlo! Il ponte Sarasin, infatti,collega l’isola alla terraferma e avrai a disposizione due alternative: treno o bus. Noi, però, non consigliamo la tratta via terra, in quanto prevede tante ore di tragitto e la comodità non è certo il punto di forza del viaggio. Con i servizi offerti dalle compagnie aeree low cost, inoltre, anche il vantaggio economico di un viaggio via terra viene a mancare.
Come arrivare alle Phi Phi Islands
Da Phuket puoi raggiungere le Phi Phi Islands in circa due ore di traversata via mare. Sono molti i traghetti e le barche veloci che partono dal porto Rassada, con partenze concentrate nel mattino fino al primo pomeriggio.
Anche da Krabi partono barche giornaliere dal porto Klong Jirad. In circa 90 minuti di viaggio, sarai nella baia di Tonsai.
Come arrivare alle Similan Islands
Per raggiungere queste meravigliose isole non ci sono traghetti pubblici, questa mancanza è dovuta alla scelta di preservare il più possibile l’ecosistema unico delle Similan. Puoi comunque raggiungerle con escursioni in giornata da Phuket. Tanti sono i tour operator che offrono questo servizio e, siamo certi, non avrai problemi a trovarne uno.
Consigli utili
Noi consigliamo di non soggiornare alle Phi Phi in quanto le strutture di accoglienza non sempre sono all’altezza della spesa affrontata. Dopo lo tsunami del 2004 le attrezzature sull’isola sono state ricostruite e, a meno di non soggiornare in resort a 5 stelle dai prezzi vertiginosi, le guest house non rispettano del tutto gli standard a cui siamo abituati. Meglio visitare le Phi Phi islands con escursioni giornaliere da Phuket o da Krabi che affrontare disguidi che possono compromettere la vacanza e, magari, lasciare un brutto ricordo; cosa che queste isole non meritano.
Come sempre, quando si parla di barriera corallina, ripetiamo il nostro invito a non toccare i coralli. La regola aurea delle immersioni e dello snorkeling è “guardare ma non toccare”. Anche se può sembrare insignificante, il corallo impiega decine, se non centinaia, di anni nel crescere. Rispetto prima di tutto.
Non dimenticare la crema solare waterproof ad alta protezione ed evita il più possibile l’uso di buste e bottiglie di plastica. Le tartarughe marine che incontrerai durante le tue nuotate ti ringrazieranno.
Siamo sicuri che le isole del Mare delle Andamane sapranno meravigliarti con la loro bellezza e la loro natura selvaggia, e che Phuket saprà coinvolgerti nei suoi party facendo, delle tue vacanze in Thailandia, un piacevole ricordo e una straordinaria esperienza.
Per pianificare un viaggio in Thailandia con il supporto di professionisti