La costa orientale: Pattaya e le isole vicine
La costa orientale della Thailandia non è solo Pattaya, la città più trasgressiva del Paese. La zona a est del Golfo del Siam nasconde isole meravigliose dalle spiagge incontaminate, diversi parchi marini nazionali e una barriera corallina incantevole.
La posizione, a ridosso del confine, la rende la conclusione ideale per una vacanza itinerante tra Cambogia e Thailandia. La vicinanza con Bangkok, inoltre, ha reso la regione una meta turistica molto apprezzata dai suoi cittadini.
Vediamo, quindi, cosa vedere, quando andare e come arrivare sulle isole della costa orientale della Thailandia e a Pattaya.
ATTIVITÀ DA NON PERDERE
Guardare il tramonto dalla spiaggia di Ao Phrao
gita in kayak nel villaggio di Ban Salak Kok
fare snorkeling a Koh Kood
COSA VEDERE
Ao Kao Beach a Koh Mak
Klong Phlu Waterfall
Il parco marino Mu Koh Chang
VACANZE IN THAILANDIA CONSIGLIA
Una cena in riva al mare a Koh Samet
visitare le palafitte dei pescatori a Koh Chang
la natura selvaggia di Koh Kood
Per ricevere supporto nella pianificazione di un viaggio lungo la costa orientale della Thailandia
Koh Samet – L’isola della sirena
Natura e Relax
Koh Samet è un apostrofo verde tra la costa orientale della Thailandia e il golfo del Siam. La piccola isola, dalla forma allungata, è la più grande di un arcipelago di 9 isole all’interno del parco marino Khao Laem Ya-Mu Ko Samet.
Si trova pochi chilometri al largo della costa, non molto distante dalla città di Rayong, ed è una meta balneare molto apprezzata dalla popolazione thailandese.
Cosa vedere a Koh Samet – Le spiagge più belle
Le spiagge di Koh Samet si trovano, prevalentemente, sulla costa orientale; la costa occidentale è rocciosa e di difficile accesso.
– Hat Sai Kaew è la principale, dove si concentrano la maggior parte delle attività sportive e ricreative dell’isola. La sera si anima con la musica dal vivo e spettacoli di danza proposti dai vari locali presenti sul litorale.
– Wong Duean è la seconda per grandezza dopo Sai Kaew. L’ampia baia dalle acque cristalline è l’ideale per il pranzo. Nei numerosi ristoranti e cafè in riva al mare, all’ombra degli alberi, potrai gustare le specialità della cucina thailandese e occidentale.
– Ao Nuan si trova a metà strada tra le due precedenti. Al termine di un piccolo sentiero tra la foresta un’incantevole caletta si aprirà davanti ai tuoi occhi. Gli alberi rigogliosi abbracciano la spiaggia, puntellata di rocce granitiche, e il calmo mare turchese. Un pacifico rifugio dove prendere la tintarella o fare un bagno rinfrescante.
– Ao Phrao è l’unica della costa ovest. Questa caratteristica la rende il posto perfetto per godersi il tramonto. La sua ampiezza ti consentirà di ritagliarti un posto isolato da cui ammirare il sole tuffarsi in mare.
Curiosità
Phra Aphai Mani è un poema epico pubblicato nel 1870 dallo scrittore thailandese Sunthorn Phu. Il protagonista – il principe Aphai Mani – attraversa, in un’avventura che ricorda l’Odissea omerica, il Sud-Est Asiatico e approda, attirato da una sirena, proprio sull’isola di Koh Samet. La statua raffigurante una sirena sulla spiaggia di Hat Sai Kaew celebra il racconto.
Come arrivare a Koh Samet
Il porto di imbarco per Koh Samet è Ban Phe nella città di Rayong raggiungibile, in circa 3 ore di viaggio da Bangkok, in bus o con un autista privato.
Noi preferiamo la comodità della seconda opzione perchè non è necessario recarsi alla stazione dei bus e attendere la partenza; l’autista viene a prenderti, all’orario concordato, presso l’hotel in cui soggiorni, ovunque sia a Bangkok.
Una volta giunti a Rayong, delle barche veloci ti condurranno a Koh Samet in circa 15 min. La traversata è effettuata anche da pescherecci in disuso trasformati in traghetti molto più lenti.
Quando andare a Koh Samet
Koh Samet ha un grande vantaggio rispetto alle altre isole della Thailandia: un microclima più asciutto. L’isola, perciò, è visitabile tutto l’anno.
In ogni caso, come tutte le zone tropicali, Koh Samet ha due stagioni:
– la stagione secca, da novembre ad aprile, con precipitazioni quasi nulle e temperature elevate.
– la stagione umida, da maggio a ottobre, con una più alta probabilità di pioggia. I rovesci, però, si concentrano solitamente in serata o durante la notte.
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Koh Chang – L’isola dell’elefante
Cascate e Parchi Marini
Lungo la costa orientale della Thailandia, a circa 200 km da Pattaya, si trova Koh Chang. L’isola è la seconda per estensione dopo Phuket ed è soprannominata “l’isola elefante” a causa della sua forma che ricorda la testa del pachiderma. Fa parte, inoltre, del parco marino Mu Ko Chang National Park con le altre 52 piccole isole che la circondano.
Il territorio è caratterizzato da piccole montagne – Khao Salak Phet, con i suoi 744 metri, è il rilievo più elevato – coperte da fitta vegetazione e da vari corsi d’acqua che serpeggiano lungo i pendii. Un vero paradiso per gli amanti del trekking. L’interno dell’isola vanta diverse cascate affascinanti dove potersi rilassare e rinfrescare dopo una passeggiata nei boschi.
Cosa vedere a Koh Chang
Un’isola così grande riserva tante cose da vedere e la foresta è sicuramente una di queste. Vari percorsi di trekking ti daranno la possibilità di osservare gli alberi tropicali e, se si è fortunati, il curioso Bucero Bicorne, uno degli uccelli di foresta più grandi del mondo. Dopo tutto questo camminare, una sosta rigenerante presso una cascata è quello che ci vuole. Potrai fare il bagno nelle piscine naturali scavate nelle rocce dalla forza dell’acqua della Klong Phlu Waterfall. Il fiume, in questo punto, effettua un salto considerevole e il suono dello scrosciare delle acque ci affascina ogni volta che visitiamo questa meraviglia della natura. Noi adoriamo le cascate e non ci facciamo mai mancare una visita a quelle su più livelli di Than Mayom.
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Gli amanti del mistico sicuramente apprezzeranno il tempio Chao Por. Il coloratissimo tempio cinese ospita una statuetta molto venerata dai thailandesi: la gente del posto ci assicura che ogni desiderio espresso nel tempio sia stato esaudito e noi non possiamo fare altro che fidarci.
Il Wat Salak Petch è un tempio dallo stile classico Thai. La sala che ospita la statua dorata del Buddha è vivacemente affrescata con episodi della vita di Siddharta Gautama mentre, nel giardino, trovano posto decine di statue coloratissime della divinità e dei naga, i serpenti protettori.
Un luogo molto affascinante è il villaggio di Ban Salak Kok con le sue palafitte il legno lungo la foce del fiume. Non perderti una gita, a bordo delle pittoresche zattere locali, tra le mangrovie. Il lento fluttuare della barca a remi e il silenzio dell’ambiente circostante hanno il dono di restituire la serenità mentale che spesso ci perdiamo nella vita di tutti i giorni.
Le migliori spiagge di Koh Chang
A questo punto ti starai chiedendo: ma non parlate del mare e delle spiagge? Eppure Koh Chang fa parte di un parco marino… Certo che te ne parliamo. Queste sono le migliori, secondo la nostra opinione, di Koh Chang:
Come arrivare a Koh Chang
Koh Chang, nonostante la grandezza, non dispone di un aeroporto, di conseguenza i trasferimenti sull’isola avvengono solo via mare. Il porto d’imbarco sulla terraferma è presso la città di Trat.
Se provieni da Bangkok, hai due opzioni:– Volo Bangkok airways fino all’aeroporto di Trat, minivan e traghetto. Sottolineiamo, però, che questo aeroporto è privato quindi le tariffe sono più alte.
– Autista privato e traghetto.
Noi preferiamo la seconda perchè ci dà la possibilità di prendere meno mezzi annullando i tempi di attesa e i trasferimenti dei bagagli. La tratta in auto dalla capitale porta via circa 5 ore mentre la traversata in traghetto 45 minuti.
Quando andare a Koh Chang
Il clima di Koh Chang è tropicale, con l’alternanza della stagione secca e di quella umida.
Da novembre a maggio le piogge sono meno intense e le temperature sono più fresche. Tra marzo e maggio si possono avere alcuni rovesci pre monsonici.
Da giugno a ottobre le temperature si alzano a causa dell’umidità e le precipitazioni aumentano. La pioggia, comunque, non è costante e una giornata iniziata grigia può trasformarsi in soleggiata nel giro di poche ore.
Il periodo migliore per andare a Koh Chang è, quindi, da novembre a maggio.
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Koh Mak – La noce di Betel
Ecosostenibilità e Famiglia
Koh Mak è la più piccola delle tre isole della costa orientale del golfo della Thailandia. Deve il suo nome alla noce di betel, il frutto di una palma dalla proprietà simili alla nicotina, comunemente masticata dalla popolazione del Sud-Est Asiatico.
L’isola è sconosciuta al turismo di massa ed è improntata più verso un turismo ecosostenibile: per darti un’idea, un regolamento ufficiale vieta costruzioni di altezza superiore ai tre piani, moto d’acqua e go go bar.
Koh Mak si presta ad una vacanza all’insegna della natura e del relax ed è un ottima scelta per le vacanze con la famiglia.
Cosa vedere a Koh Mak – le spiagge migliori
La bellezza di Koh Mak si trova per lo più sotto il livello del mare. La bellezza della barriera corallina incontaminata e la moltitudine di pesci che la abitano ti faranno passare più tempo in acqua che sulla spiaggia. Ma tra una sessione di snorkeling e l’altra a noi piace rilassarci sulla sabbia bianca, sorseggiando acqua di cocco sotto il caldo sole dei tropici.
Ao Suan Yai Beach è la scelta giusta per questo scopo. Le palme a ridosso del mare offrono un posto all’ombra quando i raggi del sole diventano troppo intensi e il mare ti accoglie placido per un bagno rinfrescante.
Ao Kao Beach, invece, è il posto giusto per il tramonto. Non fraintenderci, è stupenda anche di giorno, ma all’ora del tramonto sprigiona tutto il suo romanticismo.
Non perderti una escursione alla vicinissima isola di Ko Kham – solo 1 km a nord ovest -: la sabbia è talmente bianca che ti sembrerà di stare sulla neve.
Come arrivare a Koh Mak
Diverse compagnie di barche veloci effettuano il trasferimento da Koh Chang in circa un’ora di traversata.
Il periodo migliore per andare a Koh Mak è durante la stagione secca – da novembre a metà maggio – quando le precipitazioni sono al minimo e la visibilità in acqua è al massimo.
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Koh Kood – l’isola inviolata
Paradiso Incontaminato
Koh Kood – anche chiamata Koh Kut – è l’isola più a sud della costa orientale della Thailandia, a pochi chilometri dal confine con la Cambogia. L’isola è rimasta pressoché intatta e il turismo ha solo sfiorato questo magnifico angolo di paradiso.
Se cerchi natura incontaminata, foresta selvaggia, cascate nascoste, spiagge deserte e mare brulicante di pesci colorati, questo è il posto per te.
Koh Kood – Le spiagge migliori
Klong Chao è la più conosciuta. Non allarmarti, troverai pochissima gente. Una lingua di sabbia bianca incontra il mare turchese formando la perfetta immagine che tutti abbiamo in mente quando si parla di spiagge tropicali da sogno.
Ao Phrao: protetta dalla baia, negli anni ha attirato alcuni investitori che, rapiti dalla sua bellezza, hanno costruito alcune strutture ricettive. Non preoccuparti, c’è tanto spazio e poca gente, sicuramente troverai il tuo angolo in cui stare in solitaria e goderti il mare cristallino.
Ao Klong Hin è la nostra preferita. Inviolata, selvaggia, con le palme a ridosso dell’acqua, il mare trasparente e calmo e la vivace vita sottomarina. Una passeggiata di 10 minuti nella foresta ti condurrà alle cascate di Namtok Klong Chao: deliziose piscine naturali su due livelli immerse nel verde lussureggiante della giungla. Una buona alternativa alla tintarella.
Come arrivare e quando andare a Koh Kood
Koh Kood si trova a 12km a sud di Koh Mak quindi la stagionalità non differisce dalla sorella minore. Il periodo migliore per visitarla è da fine novembre a maggio, quando le giornate sono soleggiate e la pioggia è al minimo annuale.
Le stesse compagnie di barche veloci che servono Koh Mak, partendo da Koh Chang, raggiungono anche Koh Kood in circa 90 minuti di viaggio.
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Pattaya – La città del vizio sulla costa orientale
Svago eccessivo
La fama di Pattaya come “città del vizio” risale alla guerra del Vietnam: i soldati americani in licenza usavano inoltrarsi tra le sue strade in cerca di divertimenti lascivi e alcool a basso costo. Purtroppo, a guerra finita, i bordelli non hanno chiuso i battenti e la città non è riuscita scrollarsi di dosso questa reputazione.
A meno di non cercare quei divertimenti in particolare, piuttosto che visitare Pattaya, ti suggeriamo di trascorrere le tue vacanze sulle isole della costa orientale della Thailandia di cui ti abbiamo parlato poco più su.
Cosa vedere, quando andare e come arrivare a Pattaya
Se decidi di fare una sosta a Pattaya non perderti l’eccentrico Santuario della verità. Questo tempio, eretto nel 1981, è tutt’oggi in costruzione. La struttura è completamente in legno – la parte principale in teak – ed è impressionante la cura del dettaglio e la quantità di simboli scolpiti. Lo stravagante edificio è unico nel suo genere e la sua scura figura che si staglia sul blu del mare è davvero sensazionale.
Il periodo migliore per visitare Pattaya va da novembre ad aprile, quando la probabilità di acquazzoni è al minimo. La stagione delle piogge, al contrario, inizia a maggio e termina a ottobre con gli ultimi due mesi – settembre e ottobre – che registrano le precipitazioni maggiori.
Pattaya si trova a 120 km dall’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok, perciò è possibile effettuare il trasferimento sia con un autista privato, sia in bus. Noi preferiamo la prima opzione per via della comodità nettamente superiore. L’aeroporto internazionale di U-Tapao si trova a circa 45 minuti di distanza dalla città ed è servito dalle compagnie low cost asiatiche come AirAsia e Lion Air.
Consigli utili
Come sempre, ti consigliamo di cercare di limitare al massimo la produzione di rifiuti: usa una borraccia per l’acqua e una borsa in tessuto per le spese giornaliere come la frutta. Le isole sono ecosistemi delicati e, minore è il nostro impatto sull’ambiente circostante, maggiori sono le possibilità che vengano preservati nel tempo. A proposito di questo, ti ricordiamo la regola aurea dello snorkeling: guardare ma non toccare!
Le spiagge che abbiamo elencato sono le nostre preferite, ma non toglierti l’emozione di esplorare le varie isole e cercarne altre, magari più adatte ai tuoi gusti. Se affitti un motorino o una bicicletta per girare Koh Mak o Koh Kood fai attenzione, soprattutto di sera; le strade sono spesso in terra battuta e poco illuminate.
Su Koh Mak non ci sono sportelli ATM, ricordati di prelevare prima di raggiungerla.
Per finire, il classico consiglio della mamma: crema solare protezione 50 e cappellino. A queste latitudini il sole picchia tanto, non farti trovare impreparato..
Per ricevere supporto nella pianificazione di un viaggio lungo la costa orientale della Thailandia